Consolata Hospital Ikonda: L’ospedale ha aumentato il numero dei pazienti negli scorsi
mesi, i reparti sono pieni con letti in corridoio. Anche dal punto di vesta gestionale
economico, gli amministratori sono tranquilli e abbastanza soddisfatti. Purtroppo da poco è
stata attivata la stazione BUS di Tandala per cui i BUS non arrivano più nel parcheggio,
dove arrivano solo le macchine private. I pazienti, giunti al parcheggio, vengono trasportati
all’Ospedale mediante motoretta, i meno abbienti, o motorette coperte, chi se le può
permettere. Gli amministratori hanno dovuto accettare l’ordine del distretto. IO ho
incontrato a Dar es Salaam Mr. Ilomo, a cui ho sottoposto il problema, mi ha confermato
che aveva definito con il Direttore amministrativo del Distretto di permettere ai bus di fare
fermata in ospedale per scaricare/caricare i pazienti per poi fare la fermata definitiva nella
bus station di Tandala. L’accordo era definito ma non è stato attuato. Ilomo mi ha
assicurato che nei prossimi giorni sarà al ministero della Sanità’ a Dodoma e poi andrà di
nuovo a Tandala per ridiscutere con le autorità locali e fare pressione anche tramite il
Ministero perché tale accordo sia attuato sollecitamente.
In Ospedale, tutto il materiale arrivato con il container è già stato identificato e smistato.
Rimane solo il riscaldatore di soluzioni che è da oggi operativo nella sala chirurgica
generale. I riuniti odontoiatrici sono operativi: due nuovi nella sala odontoiatrica e uno
regalato all’Ospedale di Santa Gemma a Dodoma. Ora alcune considerazioni su incontri in
aree cliniche dell’Ospedale.
ICU: ho parlato con tecnico di anestasia Elias e alcune nurse. Come vedete dalla foto
hanno al momento 2 ventilatori per NIV. Oltre al Mindray acquistato di recente da Tanzania
nel cuore ODV se ne è affiancato uno cinese, utilizzato meno frequentemente.
Attualmente il Midray viene utilizzato ma solo con maschera CPAP. Sarebbe utile
l’acquisto di un secondo ventilatore Minday. Necessitano di cannule nasali ad alto flusso,
come vedete dalla foto. L’unica portata dall’ anestesista Giovanni Giuliani, si è rotta.
Ecco un elenco delle altre richieste:
- tubo con nebulizzatore da attaccare al Mindray
- Pompe infusionali (necessitano anche nei reparti)
- Video laringoscopi.
Sale operatorie: I vaporizzatori per sevflurano e enflurano acquistati sempre
dall’Associazione sono in posizione ed Elias mi conferma che vengono usati in interventi in
pazienti ad alto rischio fragili e bambini. I monitor, 5 sono al lavoro e attendono la
sostituzione del sesto dalla ditta fornitrice. Anche questo materiale acquistato da Tanzania
nel cuore ODV. Installato materassino termico per riscaldamento paziente fragile durante
interventi prolungati, donato con fondi dedicati di un medico frequentatore ed acquistato
da Tanzania nel cuore ODV.
Altre necessità le vedete nella foto:
- coiled tube endotracheal
- Portex endotrachel tube n. 2 e 2.5
- Bouginage pediatric for endotracheal
- Portable oxymeter for neonate
Endoscopia digestiva: Il servizio sta generando grossi numeri di pazienti poiché ricevono
pazienti da tutto il sud Tanzania. La proiezione numerica a fine 2023 è di 7000
gastroscopie 200 colonscopie e circa 150 biopsie endoscopiche. A settembre inizia il
progetto legatura delle varici esofagee, è stato deciso con il dr. Luca Todros l’iter:
identificato un endoscopio per tali procedure, ordinati 20 kit in India. Non essendo sicuri
dell’arrivo in tempo per iniziare, probabilmente acquisteremo 2-3 kit in Italia e li porterà in
valigia la gastroenterologa che arriverà a settembre. Luca continua a lavorare con il Rotary
Firenze per concretizzare il progetto di protesi palliative per stenosi neoplastiche
esofagee. Prevede l’acquisto di un gastroscopio operatore Olympus T1 da 8200 euro e
una prima fornitura di stent esofagei. Speriamo nei prossimi mesi che si realizzi con la
collaborazione del prof. Fucini. Quando Luca tornerà a Ikonda valuterà con
l’Amministrazione se portare a 3 i medici che lavorano part time nel servizio.
Odontoiatria: Le poltrone odontoiatriche sono nuove e stanno usando il nuovo sistema di
sterilizzazione a vapore indipendente dalla Sterilizzazione centrale. Non vi sono richieste
particolari
Oculistica: Devo ricontattare la dr.sa Barraquer che si era detta disponibile con la sua
fondazione a fare delle missioni operatorie a Ikonda, per capire modi e tempi di un
possibile intervento della sua ONLUS anche in funzione di un progetto formativo locale.
Personalmente forse si potrebbe iniziare con un progetto di esame del visus e
distribuzione di occhiali a pagamento per i pazienti con deficit visivo.
Fisioterapia: la palestra è terminata e funzionante con le attrezzature acquistate da
Tanzania nel cuore ODV. Proprio sabato John ha installato la scala ad angolo che vedete
a sx nella foto e quindi completa il percorso parallele e scala angolare. Da circa un mese i
nuovi fisioterapisti usano anche le due grosse macchine: leg press e leg stretch. Al
momento trattano dai 20 ai 25 pazienti giornalieri ma i numeri sono in rapida crescita dato
che ricevono veri pazienti da altre strutture. La dotazione della palestra è ridondante: vi
sono 2 letti di statica (pazienti paraplegici) 2 lettini Bobath (entrambi motorizzati) e 4 lettini
fisioterapici. Credo che in Tanzania non vi sia un palestra cosi attrezzata. Da Ivrea è
iniziato il supporto formativo per ora online con videochiamate e filmati di spiegazione in
attesa che anche Francesco Torino venga in autunno per continuare in presenza la
formazione. Comunque al momento le due nuove macchine sono utilizzate dai
fisioterapisti locali con competenza (a detta di Francesco), ma occorre mettere a punto le
loro conoscenze.
Richieste di materiale:
- Set di lampade infrarosso in sostituzione di quelle ormai obsolete
- Due stimolatori elettromuscolari con relativi elettrodi di qualità
Laboratorio Anatomia Patologica: In questo periodo il gruppo Pathology for the World,
con Paolo Giovenale erano a Ikonda assieme al Patologo locale dipendente
dell’Ospedale. Hanno lavorato per mettere a punto il collegamento di telepatologia e per
fare il punto della situazione. I servizio funziona bene, ad oggi ha raggiunto i numeri di
pezzi trattati e diagnosticati del 2022, quindi prosegue la crescita del lavoro. Anche sulla
qualità dei vetrini preparati dai tecnici sono soddisfatti. Alcuni ospedali della zona iniziano
a inviare i campioni per l’esame istopatologico. La citologia liquida monostrato funziona ed
è utilizzata in Ospedale. Giovenale ritornerà a ottobre per un ulteriore periodo di
formazione e di continua messa a punto della telepatologia e per iniziare a coinvolgere il
gruppo dei patologi italiani nel servizio di telepatologia.
Radiologia: E’ stato installato il nuovo impianto radiologico acquistato da Tanzania nel
cuore ODV, pertanto al momento le macchine radiologiche sono 3 comprendendo anche
un impianto telecomandato per esami fluoroscopici/radiologici.
PROGETTI IN DISCUSSIONE PER PROSSIMO FUTURO:
Progetto Radiologia TAC: A fine maggio la Regione Tanzania dei Missionari Consolata
ha presentato una richiesta alla Conferenza Episcopale Italiana, con fondi 8 per mille, per
l’acquisto di una nuova macchina TAC a 64 immagini e il finanziamento di borsa di studio
biennale per il Dr Johnathan Mathayo, attualemente in corso di Specializzazione in
Radiologia al Muhimbili National Hospital di Dar es Salaam. La richiesta del finaziamento
CEI è stato quantificato in 859560000 TSH al netto di un contributo dell’Ospedale di
105000000 di TSH. Nei prossimi mesi si attende la risposta della CEI.
Progetto Brescia: A Ikonda è attualmente ospitata e lavora in Ospedale la dr.sa Giulia
Milani, specializzanda IV anno Medicina Interna Università di Brescia, docente di
riferimento la prof. Muiesan. A novembre dovrebbe arrivare con me uno studente di
neurologia con progetto Erasmus dell’Università di Brescia. Prendendo spunto da questi
due servizi offerti da Ikonda, sarebbe mia intenzione incontrare il Rettore di tale Università,
che io ho già incontrato e conosciuto, per cercare di formulare una convenzione quadro in
cui vi sia anche un arrivo di docenti dell’Università a supporto formativo locale. Un modello
che è già in atto con l’Università di Valencia, anche se non è stato ancora formalizzato a
livello di convenzione
Progetto di sanità pubblica: sulla base del progetto di miglioramento delle cure
oncologiche mammarie e di diagnosi precoce del tumore al seno, il dr. Bruno Monzio
Compagnoni ha elaborato una prima bozza di progetto che coinvolge di servizio in
ospedale e nel territorio per diagnostica precoce del cancro mammario. Da parte del
Regional Medical Officer di Njombe c’è l’approvazione ed il supporto a tali progetti da
svolgere in ospedale e/o direttamente nelle strutture sanitarie della regione. Nello stesso
ambito la dr. Elisabetta Zachara ha proposto in passato un progetto di screening della
malattia reumatica cardiaco negli adolescenti. Anche su questo progetto si verificherà la
possibilità di nuovo coinvolgimento della dr. Zachara
Antimicrobial Stewardship: Il controllo e l’appropriato uso degli antibiotici è diventato un
problema prioritario a livello internazionale. A tale scopo il WHO ha lanciato il programma
Antimicrobial stewardship da introdurre nelle strutture cliniche dei LMICs. Tale idea è
recepita nel National Action Plan on Atimicrobial Resistance 2017 2022 del Ministero della
Sanità Tanzaniano (https://www.who.int/publications/m/item/united-republic-of-tanzaniathe-
national-action-plan-on-antimicrobial-resistance). WHO e MoH tanzaniano offrono
supporto per la realizzazione della struttura di controllo di tali farmaci. L’ATS è già’ stata
varate in tre ospedali della Tanzania
(https://reliefweb.int/report/united-republic-tanzania/who-supports-introduction-antibioticstewardship-
three-hospitals). In questa’ ottica pratica sarebbe da valutare l’inserimento del
Consolata Hospital in tale programma piuttosto che un generico progetto di formazione
sull’uso degli antibiotici e della riduzione delle infezioni Ospedaliere. Per approfondire
consiglio la lettura dei documenti del WHO
(https://apps.who.int/iris/bitstream/handle/10665/329404/9789241515481-eng.pdf).
Progetto Emergecy Room/first Aid: Mi è stato consegnato un primo draft di progetto per
la realizzazione di un area attrezzata di emergenza first aid, indicativamente ove attuale
sala riunioni. A livello locale continua la valutazione e il fratello dovrebbe preparare il
computometrico delle opere edilizie mentre nell’attuale draft c’è un primo elenco di
dotazione strumentale di cui dotare la struttura.